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Verso un’economia sempre più circolare

Il nostro impegno per un mondo senza rifiuti

In Coca‑Cola siamo consapevoli che le nostre confezioni possono diventare un rifiuto se non vengono correttamente riciclate. Questa consapevolezza ci spinge a sviluppare soluzioni che riducano l’impatto del nostro packaging, verso un’autentica economia circolare.

La nostra strategia globale “World Without Waste” è stata lanciata nel 2018 con lo scopo di lavorare sull’intero ciclo di vita del packaging, dalla progettazione e fabbricazione degli imballaggi fino al loro riciclo e riuso. Il primo obiettivo è la vendita di confezioni 100% riciclabili entro il 2025, mentre entro il 2030, per ogni bottiglia o lattina vendute, indipendentemente da chi verranno prodotte, The Coca‑Cola Company si impegna a favorirne la raccolta e il riciclo. Sempre entro il 2030, a livello mondiale, vogliamo mettere in commercio bottiglie costituite almeno per il 50% da PET riciclato (il cosidetto rPET).

In Italia pensiamo di essere già sulla buona strada: tutte le nostre confezioni in plastica, vetro e alluminio sono 100% riciclabili, abbiamo già lanciato diversi formati che sono al 100% in rPET, non solo di Coca‑Cola, ma anche di Fanta, Sprite e FUZETEA, e stiamo investendo con l’obiettivo di raggiungere presto il 100% di plastica riciclata per tutte le confezioni dei prodotti venduti nel Paese.

Altre tappe del nostro percorso sono state: l’introduzione dei “Tethered Caps”, i tappi uniti alle bottiglie per ridurne le possibilità di dispersione, a tendere su tutte le nostre confezioni, che si accompagna a un continuo lavoro di riduzione della materia prima dei nostri imballaggi in vetro, alluminio e plastica. Per semplificare l’avvio a riciclo delle nostre confezioni, abbiamo inoltre scelto di rinunciare al colore arancione delle bottiglie di Fanta e al verde di quelle di Sprite e innovato il cosiddetto “packaging secondario” con KeelClip™, un sistema in carta 100% riciclabile che consente di fare a meno dell’involucro in plastica per confezioni multiple di lattine.

La scelta del PET nasce dall’esigenza di avere una confezione che garantisca la massima sicurezza, assicurando al contempo elevati standard qualitativi. Questo tipo di plastica, infrangibile e leggera, genera un minor impatto ambientale in termini di emissioni di CO2, in fase di produzione e trasporto, rispetto ad altri imballaggi. Ovviamente è fondamentale raccoglierlo e riciclarlo dopo l’uso – come tutti gli altri imballaggi – per evitare l’inquinamento e assicurare la disponibilità di una preziosa materia che può tornare ad avere numerose vite come bottiglia a uso alimentare.

Come accade nella fabbrica di Gaglianico di CCH CircularPET, un polo di eccellenza in innovazione e sostenibilità ambientale, con tecnologie pioniere in Europa. Da stabilimento di imbottigliamento dismesso è stato riconvertito in un impianto all’avanguardia per la lavorazione del PET riciclato, un importante passo avanti della strategia di sostenibilità di lungo termine di Coca‑Cola HBC, il principale imbottigliatore e distributore di prodotti a marchio The Coca‑Cola Company sul territorio nazionale.

Con oltre 30 milioni di euro di investimento, il maggiore in sostenibilità nella storia del Gruppo HBC, il polo di Gaglianico è ora un innovativo impianto da 18.000 m2 capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove bottiglie in 100% PET riciclato (rPET) destinate a coprire la necessità di imbottigliamento delle bevande dell’azienda.

Un ulteriore passo avanti per rendere più concreto il nostro futuro.

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